Radiografia, che nel mio caso basta una controluce.
Esiste una sorta di laica rettitudine nel mio essere misantropo.
Laica perché di certo non comprende castità né tanto meno pietà a prescindere: quelle robe lì le lascio a uomini dalla tempra adatta e di ben più alti valori dei miei.
Ma resta fermo il punto sulla “rettitudine”.
E’ quella cosa che mi permette di guardare negli occhi tutte le persone che incontro, cantata anche da Giorgio Gaber nel suo “se fossi Dio”.
L’odio compulsivo nei confronti della maggior parte delle persone nasce, di fatto, dalla convinzione di esserne migliore.
Sofferenze, vittorie, sconfitte, tutte avvenute alla luce del sole. Nulla da nascondere che non siano al 100 percento cazzi miei – e quelli me li tengo ben stretti attento a centellinarli solo alle persone davvero affini.
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