Devo scriverla a caldo, altrimenti mi sfuggono dei concetti.

Ieri sera c’è stata la finale di un concorso musicale. Non dico locale perchè troppe rime fanno errore, ma questa è un’altra storia.

Mi sono divertito come non mai su di un palco.

Posso dirlo: i Senzanorma trasudano energia e grazie ancora ai fedelissimi più molesti che mai.

Il responso: secondi.

Qui comincia l’articolo.

I Lift off sono molto bravi. Bassista cantante ben inquadrato, chitarrista sciolto, tastierista navigato e batterista dritto come un filo a piombo.
Hanno proposto canzoni meravigliose, dai Pink Floyd, ai Beatles, passando per i Led Zeppelin’ e via dicendo.
Davvero bravi.

I Senzanorma depredano il repertorio di tre sulle quattro cover previste, percui tagliate Stranamore di Roberto Vecchioni, Teorema di Marco Ferradini e Con il nastro rosa di Lucio Battisti.

Unica cover in concorso: Via di Claudio Baglioni.

Durante l’ora di musica del gruppo apripista un pubblico attento, e statico come certi sarcofaghi d’Egitto, belle esecuzioni degne di un qualsiasi Hi-Fi acquistabile da MediaWorld.

La Band successiva affronta diversi problemi tecnici, avanzando, mantenendo le linee nitide (e grazie al cielo!), avendo dalla loro un pubblico empatizzato al punto da permettere a Sam di allungare il microfono e risparmiarsi strofe e ritornelli.

Quello che non capisco, indipendentemente dal verdetto della giuria (avranno avuto i loro motivi), è la presa di posizione decisamente negativa della band.

Ragazzi, siamo arrivati in fondo ed abbiamo perso contro i Beatles, i Led Zeppelin’, i Pink Floyd, scusate, ma non me ne sento mortificato. Per niente.
Ribadisco che non mi divertivo così da tempo.

E tenete i sentori rabbiosi per le prossime date, ed i pochi soldi per il viaggio a Roma. Vi voglio tutti qui.

Se i concorsi li vincono band che fanno musica d’altri non prendetevela, che un giurato non vale che una persona, a fronte di quei cinquanta pronti a dargli torto.

Vi adoro.

Nicola.