Visto che non so cosa scrivere, mi limito a postare certe immagini di repertorio, magari pure senza didascalie – ma anche no. Queste immagini vanno dalle serate durante le prove con i ragazzacci del gruppo, a quelle fatte nel locale di Marco, per passare da un luogo in cui è in via di sviluppo la “creatura”, eccetera eccetera.
Non abbiatene a male con me se non aggiorno, ma è un periodo di discrete evasioni mentali, c’è stato il passaggio dalla stagione più intransigente, a quella che – speriamo – dovrebbe essere più dolce, c’è stato un susseguirsi di eventi attinenti a me che in qualche modo stanno sortendo un’esplosione silenziosa.
C’è stato un infortunio sul lavoro. C’è stata – ed è ancora in atto – una piccola rivoluzione familiare del tutto inaspettata e, in questo periodo, preferisco lasciare la mia attenzione catturata da quell’evento. Un po’ come quando si guarda un equilibrista camminare sopra un filo e si resta col fiato sospeso finché non ha finito la performance.
Perdonatemi, ancora, se non entro nello specifico, ma sembra che in qualche modo questa primavera porti con sé l’accezione esatta del termine. E’ primavera in famiglia, è primavera per me personalmente, e, col primo giorno della stagione, è primavera anche qui a Mordor: il cielo è grigo cenere e piove come in una tipica giornata scozzese. That’s Italia!
Al concerto dei Negramaro c’era più gente di quanto pensassi…
Capisci che le montagne sono quelle di Mordor. Sporadiche caprette, rare cascate, in compenso strade e ciminiere. Non stupiamoci, in fondo ci piace così.
La prima grigliata di stagione…
…è stata tra i monti di Mordor!
Mordor Alta: Piazza dell’Orologio – (Clusone).
Per forgiare la “creatura” mi sono rivolto ad un professionale e serio fabbro di Mordor. Non lasciatevi trarre in inganno dall’aspetto innocuo e giocoso. Quando comincia a darsi da fare acquisisce sembianze extraterrestri.
Mentre analizzano un pezzo della creatura, Pà e Luca. Devo dire che in quel fine settimana ho fatto l’agente-di-disturbo della situazione. Ma non era colpa mia, avevo un dito invalido, così ho deciso di fare io il dito-in-c…, della situazione.
Non ve la spiego, ma questa diventerà la “creatura”.
La persona ritratta in questa foto mi odierà. Sì, lo so perché credo sia una delle ultime rimaste con addosso la credenza che la fotografia rubi l’anima.
Questa foto è del San Patrizio festeggiato, e che San Patrizio è senza fiumi di Guinness?
L’Irlanda è una patologia. Per questo non ci sono mai andato. Quella stessa sera mi han proposto delle vacanze con barca affittata e fusti di Guinness a bordo. Ci sto pensando, ma non so se dopo il secondo giorno si sbagli rotta e ci si trovi in Islanda. Al limite, annuncio: AAA, timoniere barca a vela cercasi, requisito fondamentale, l’essere astemio.
Se “per fare il legno ci vuole l’albero”, per fare un Candy Martini ci vuole lo zucchero (ed una fiamma) – Marco e Carol all’opera.
Questa la rivolgo anche al vecchio goblin: ma pà è umano o ha qualche genoma “goblinnoso”?
Questo è uno – dei due – che fanno finta di cantare in quell’insieme di persone che fanno finta di suonare.
Mi hanno portato anche a vedere Dracula, il musical! Grazie di cuore Elena, sono commosso, emotivamente e cerebralmente, a questo punto.
Dopo questa carrellata d’immagini penso che andrò a dormire. Domani devo portare il fratellone in quel di Milano a farsi vedere da Don Ciccio, il primario di un istituto ortopedico di cui è meglio tacere il nome.
Mi raccomando, fate i bravi e, se avrete pazienza, forse metto online anche qualche modifica al sito.
Sono qui per tenervi d’occhio, anche col ditone!
(Me con cappuccio da rievocazione medievale di pà e tanta buona ironia. Ma vi odio un po’ tutti lo stesso, lo sapete).
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